Project Description
Che cos’è l’Aumento dei polpacci
L’aumento dei polpacci, così come il loro modellamento, può essere raggiunto attraverso differenti metodi che riguardano sia la chirurgia plastica-estetica che la medicina estetica. Il trattamento ambulatoriale per l’aumento dei polpacci viene eseguito mediante iniezioni di fillers (fillers per il corpo), mentre gli interventi chirurgici a tale scopo sono il lipofilling o l’impianto di protesi.
I polpacci possono essere scarsamente sviluppati a seguito di malformazioni quali il piede torto, di traumi avvenuti nell’infanzia, di poliomielite o, in altri casi, senza alcuna causa apparente. L’esercizio fisico, la corsa e la bicicletta rischiano di accentuare il difetto andando ad ipertrofizzare gli altri muscoli degli arti inferiori e contribuiscono a peggiorare la situazione dal punto di vista psicologico. L’uomo o la donna interessati vengono spesso condizionati nella normale vita di relazione evitando di esporre le gambe durante l’estate e nella vita sportiva. La correzione di polpacci troppo piccoli migliora l’armonia del corpo ed il proprio senso di autostima; i risultati sono generalmente molto soddisfacenti sia per il paziente che per il chirurgo.
Chi può sottoporsi al trattamento di aumento dei polpacci
Possono sottoporsi ai trattamenti-interventi di aumento dei polpacci tutti coloro che lo desiderino purché in stato di buona salute al momento dell’intervento.
Chi non può sottoporsi al trattamento di aumento dei polpacci
In caso di aumento dei polpacci mediante fillers, il trattamento non potrà essere effettuato in caso di infezioni in atto della zona da trattare (infezione cutanea, osteomielite, ecc.), diabete mellito, anemia grave, allergie ai farmaci utilizzati per l’anestesia ed altre problematiche che possano compromettere la riuscita del trattamento.
Per il modellamento dei polpacci mediante interventi chirurgici di lipofilling o con protesi sono controindicazioni all’operazione tutte le malattie di severa entità, quali alterazioni cardiovascolari, insufficienza renale, insufficienza respiratoria, diabete scompensato, ecc.
In tutti i casi va eliminato il fumo che può comportare problemi nella cicatrizzazione e nei normali processi di guarigione.
Per chi è indicato il trattamento di aumento dei polpacci
Ogni paziente può avere una personale motivazione per ricorrere all’aumento dei polpacci o al loro modellamento, sia attraverso la chirurgia che mediante trattamenti ambulatoriali. Spesso il disagio del paziente è di tipo psicologico, con imbarazzo per lo scarso sviluppo dei polpacci.
Le cause di ciò possono essere varie:
- ipotrofia di uno o entrambi i polpacci da cause anatomiche (piede torto, piede equino, ginocchio valgo, ginocchio varo);
- ipotrofia di uno o entrambi i polpacci da cause genetiche o ereditarie;
- ipotrofia di uno o entrambi i polpacci dovute ad incidenti o malattie;
- ipotrofia di uno o entrambi i polpacci da patologie infettive (es. poliomelite);
- polpacci normo-conformati non armonici con il resto del corpo (donne, body builders).
Prima dell’intervento
La visita consente di valutare la situazione locale della cute, lo spessore del tessuto sottocutaneo e le condizioni dei fasci muscolari, oltre che all’entità del problema in rapporto agli arti inferiori ed alla costituzione complessiva dell’interessato. È bene valutare attentamente anche eventuali asimmetrie. È molto importante considerare anche le aspettative dell’interessato che possono condizionare le scelte terapeutiche.
Le possibili opzioni consistono nell’inserimento di filler che vengono iniettati con siringhe senza necessità di effettuare un vero e proprio intervento chirurgico oppure nell’inserimento di protesi specifiche ovvero nel lipofilling associato, in particolare nelle donne, a liposuzione delle ginocchia ed eventualmente dell’interno delle cosce
Fra i filler è bene evitare quelli non riassorbibili che possono spostarsi col tempo, a volte superficializzarsi ed eventualmente provocare ulcerazioni della pelle. Possono essere utilizzati invece filler riassorbibili tipo acido ialuronico a lento riassorbimento che hanno comunque l’inconveniente di necessitare perlomeno un secondo trattamento a distanza di sei mesi – un anno. In realtà questi fillers possono migrare nel tempo, soprattutto se inseriti in quantità importanti, e, pur non essendo pericolosi, dare risultati poco soddisfacenti.
Le protesi di polpaccio rappresentano la modalità correttiva più frequentemente utilizzata in quanto consentono un aumento dei polpacci evidente e stabile, pur presentando alcuni svantaggi. Le protesi sono costituite da un gel di silicone di consistenza diversa rispetto a quelle mammarie e sono di dimensioni, forme e volumi vari al fine di correggere difetti diversi in persone di corporatura differente. Vengono generalmente posizionate sul versante mediale o laterale del polpaccio per accentuare e definire il contorno oltre che per aumentare la circonferenza del polpaccio stesso. Nei casi più gravi può essere opportuno, pur con rischi un po’ aumentati, inserire contemporaneamente due protesi, una medialmente ed una lateralmente per ottenere un risultato più significativo. Anche le protesi per il polpaccio, come quelle mammarie, possono usurarsi ed eventualmente rompersi col tempo. Inoltre, anch’esse sono “avvertite” dall’organismo come corpi estranei con conseguente reazione da corpo estraneo e formazione di capsula periprotesica. Se questa capsula può essere considerata utile per mantenere in sede la protesi, può, in alcuni casi, soprattutto col passare del tempo ed in caso di cute poco spessa, determinare una contrattura attorno alla protesi stessa con aspetto innaturale della protesi. Ciò può comportare, seppure raramente, la rimozione delle protesi.
In altri casi, risultati brillanti possono essere ottenuti con il lipofilling, andando ad inserire nelle zone deficitarie tessuto adiposo. Se esiste un certo eccesso adiposo a livello delle ginocchia e dell’interno delle cosce, è possibile, in questo modo, ottenere un miglioramento complessivo della silhouette della gamba. Purtroppo questa opportunità raramente è presente negli uomini e nei casi esito di malformazioni. Il grasso trasferito può, soprattutto in ragione della dinamicità della regione e dei movimenti dei muscoli, avere una tendenza al riassorbimento maggiore rispetto ad altre aree dove gli attecchimenti sono più stabili e completi.
L’intervento
La mioplastica è un intervento di chirurgia plastica-estetica atto a modellare la forma ed aumentare la dimensione dei polpacci, in modo da armonizzarli con il resto del corpo e consiste nell’effettuare un’incisione chirurgica di circa 4 cm a livello dal cavo polpliteo, e nel posizionare, dopo aver creato uno spazio adeguato (tasca) sottofasciale, al di sopra del muscolo gastrocnemio (mediale e/o laterale) le protesi in gel di silicone. Attraverso un’incisione cutanea a livello della piega del ginocchio, vengono inserite due protesi di diversa forma e dimensione per ogni polpaccio.
Ognuna di esse andrà a riprodurre la forma dei muscoli sottostanti, denominati muscoli gemelli.
La protesi può essere inserita sopra il muscolo, contenuta nella fascia muscolare, o sotto di esso. In quest’ultimo caso viene creata una via d’accesso ed una tasca nel muscolo in modo da inserirvi la protesi.
A livello della cute l’incisione viene chiusa mediante appositi punti di sutura. La scelta del modello e del volume della protesi va concordata con la paziente nei colloqui che precedono l’intervento, in relazione alle sue aspettative estetiche e alle sue caratteristiche anatomiche e strutturali (forma e dimensioni delle gambe, caratteristiche della cute, ecc.).
La durata dell’ intervento potrà variare tra 1 e 2 ore , salvo complicanze intraoperatorie. Viene effettuata anestesia locale con sedazione, o qualora lo ritenga opportuno il medico anestesista, viene praticata un’anestesia generale.
Invece, l’aumento dei polpacci mediante fillers è un trattamento che può essere eseguito a livello ambulatoriale. Dopo aver iniettato un cocktail di farmaci contenente anestesia locale, antiedemigeni, antidolorifici ed altro, si procede a creare una tasca apposita ove inserire l’acido ialuronico. Quest’ultimo verrà applicato mediante apposite cannule e sarà poi modellato secondo la forma necessaria da creare. La ripresa post-trattamento è pressoché immediata, senza necessità di ricovero. Come in tutti i trattamenti, dovranno essere eseguite le giuste precauzioni ovvero copertura antibiotica, assunzione di antidolorifici in caso di necessità, opportune medicazioni, ecc.
L’aumento dei polpacci mediante lipofilling è una tecnica chirurgica eseguita in sala operatoria. Tale intervento consiste nel prelevare il proprio tessuto adiposo da altre parti del corpo e, dopo averlo opportunamente preparato, reimpiantarlo a livello dei polpacci. In tale occasione il paziente viene sottoposto ad anestesia locale e sedazione, e potrà essere cosciente nuovamente nell’arco di 1-2 ore dal termine dell’operazione. La dimissione avviene in giornata. Dopo un’iniziale gonfiore e tumefazione, i polpacci assumeranno la forma e il volume finale che sarà duraturo nel tempo. Soltanto una parte del grasso iniettato può essere inizialmente riassorbita, mentre la parte che rimarrà sarà stabile nel tempo.
Anestesia
L’anestesia potrà variare a secondo dei desideri della singola paziente e il giudizio del chirurgo. L’intervento chirurgico può essere effettuato in anestesia spinale o in anestesia generale sia in regime di day hospital senza degenza notturna sia in casa di cura con degenza di una notte.
Trattamento post operatorio
Viene somministrata una profilassi antibiotica perioperatoria ed una profilassi antitromboembolica viene proseguita per 15 giorni.
Dopo l’intervento
Al termine sia del trattamento ambulatoriale che degli interventi chirurgici il ritorno alla normale vita sociale sarà pressoché immediato. In caso di applicazione di acido ialuronico, il giorno seguente si potrà tornare a lavoro senza particolari problemi, ma è sempre consigliato l’uso di antibiotici e, nel caso si renda necessario, di antidolorifici.
Nelle 48 ore successive all’intervento di aumento del volume dei polpacci è necessario rimanere a riposo con gli arti inferiori sollevati. Un gonfiore delle gambe e delle caviglie, associato ad ecchimosi, è normale per circa una settimana. Nella prima settimana postoperatoria può essere presente dolore che viene comunque eliminato da una corretta terapia analgesica. Può comparire, il giorno dopo o qualche giorno dopo l’intervento, un rialzo della temperatura corporea (febbre), legata al trauma chirurgico e che si risolve nel giro di 2-3 giorni.
A partire dal terzo giorno, è opportuno alzarsi utilizzando delle stampelle per evitare il pieno carico sulle gambe che, oltre a provocare dolore, potrebbe determinare anche una dislocazione delle protesi. La ripresa della normale attività lavorativa e sociale avviene dopo 10-15 giorni evitando comunque attività faticose, saune, bagni turchi e l’esposizione al sole.
Dopo circa un mese dall’intervento chirurgico, è possibile riprendere a svolgere tutte le normali attività compresa quella sportiva. Alla fine dell’intervento verrà applicata una medicazione e verranno fatte indossare calze anti trombo, al fine di avere un’adeguata compressione dell’are sottoposta a chirurgia.
Due piccoli tubi di drenaggio morbidi possono essere inseriti nella ferita al fine di raccogliere il sangue ed il siero che potrebbero accumularsi. Tali drenaggi vengono rimossi senza dolore al momento della prima medicazione. Le medicazioni verranno poi rimosse dopo 2-3 settimane. Le medicazioni postoperatorie variano caso per caso; i punti vengono rimossi generalmente dopo 2 o 3 settimane.
Il paziente dovrà essere accompagnato a casa e non restare da solo a domicilio, dovrà prendere degli antidolorifici e degli antibiotici per bocca che verranno prescritti al momento della dimissione.
Al minimo dubbio di un andamento anormale del periodo postoperatorio o per qualsiasi altro problema inerente l’intervento, consultate senza esitazione il Vostro Chirurgo
Per quanto sia opportuno che il paziente deambuli fin dalla prima giornata postoperatoria per ridurre il rischio di fenomeni di trombosi degli arti inferiori, la guarigione è un processo graduale, ed è normale che siano necessarie una-due settimane per sentirsi bene. Il paziente potrà riprendere l’attività fisica leggera 5-6 giorni dopo l’intervento, tenendo presente che per circa 10 giorni potrebbe avere dolore alla pressione sui polpacci.
L’attività lavorativa può di solito essere ripresa entro due settimane dall’intervento. Le attività sportive potranno essere riprese dopo 4-6 settimane per quanto concerne lo jogging, danza, yoga, mentre per gli sport più intensi (sci, tennis, calcio, basket, vela, nuoto, pesca subacquea) sarà preferibile attendere per lo meno 6–8 settimane. La guida dell’automobile è consentita dopo 2 settimane, l’attività sessuale dopo 2 settimane.
Cicatrici
Potrebbero esitare due piccole cicatrici, in genere poco visibili, dal punto di fuoriuscita dei drenaggi in sede ascellare.
Rischi
Oltre alle possibili, seppur rare, infezioni, possono aversi ematomi nelle prime giornate postoperatorie. L’eventuale malposizione delle protesi è generalmente prevenuta dal disegno preoperatorio, ma può verificarsi anche a seguito delle sollecitazioni muscolari. Se lo spessore del tessuto sottocutaneo è modesto, è possibile apprezzare la protesi soprattutto nella porzione più inferiore ed è opportuno segnalare al paziente questa eventualità.
Risultato
Inizialmente la zona potrà essere gonfia ed edematosa: man mano che tale gonfiore andrà risolvendosi, sarà possibile vedere il risultato finale. Ciò potrà avvenire nell’arco di poche settimane, così come potrà essere necessario attendere alcuni mesi.
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